Come ci ricorda Dante l’Arno nasce sul Monte Falterona – Per mezza Toscana si spazia un fiumicel che nasce in Falterona, e cento miglia di corso nol sazia – e il primo paese che bagna nel fondovalle del Casentino è Stia, importante crocevia di strade che provenivano da Arezzo, Firenze, Mugello e Romagna.
Ora proprio a Stia si trova uno dei gioielli delle pievi romaniche del Casentino, la Pieve di Santa Maria Assunta . Ed è in questa chiesa che si terrà un concerto natalizio di coro e poesia, martedì 17 dicembre alle 21. E’ un privilegio per me tornare a collaborare, dopo l’evento di Santa Cecilia, con l’ Associazione Corale Symphonia diretta dalla Soprano Gaia Matteini, un privilegio che diventa ancora più raro perché l’eccellenza dei professionisti si coniuga con la suggestione di questo Luogo Sacro.
Ma cosa significa “fare” musica con le parole di alcune mie liriche e le vocalità del Coro Symphonia dentro la Pieve?
Le pievi (dal latino plebs) erano le chiese per il popolo, le chiese delle genti, dei pastori e dei pellegrini in cammino e quelle del Casentino, realizzate in stile romanico, hanno un’architettura sobria, non troppo verticale, né troppo orizzontale, una sorta di equilibrio tra spirito e corpo che si armonizza perfettamente con la “dimensione canto – poesia”. Varcare la soglia di queste chiese “essenziali”, come essenziale deve essere la poesia, fatte di pietra grigia, che però non è fredda ma riscalda come la voce, è intraprendere un viaggio interiore a ritroso nella storia e lasciarsi guidare dai capitelli,ovvero austere teste di guardiani un faro nell’atmosfera buia delle navate. E in Santa Maria Assunta ci sono capitelli davvero particolari, come quello che raffigura un angelo custode e quello di un cherubino. Stelle che accenderanno la magia dell’Avvento sempre più vicino alla Natività.