L’evento “I Suoni del ricordo” si terrà sabato 25 gennaio ore 17 alla Casa Petrarca in occasione delle celebrazioni per il giorno della memoria: un progetto fra musica e poesia, al quale ho l’onore di partecipare e di cui ringrazio Gaia Matterini e DIMA per l’opportunità.
Vorrei soffermarmi sul titolo particolarmente suggestivo e calzante che è stato dato alla manifestazione. E mi piace farlo richiamando la sottile differenza fra il verbo “scordare” e “dimenticare”, termini che ormai nella nostra lingua sono ritenuti a tutti gli effetti sinonimi, ma che invero conservano una sfumatura di uso che risiede proprio nella loro differente matrice etimologica. Nel primo la radice latina è “cor”- cuore, nel secondo è “mens” – mente, quindi l’uno diventa “uscir dal cuor” (il cuore ritenuto anticamente depositario anche della memoria) e l’altro “uscir di mente”. Il che non è di poco conto se si pensa che Benedetto Croce (in Conversazioni critiche) osservava:“ Onde l’italiano rammentare (e dimenticare), che si riferiscono piuttosto alla mente, e il ricordare (scordare) che si riferisce piuttosto al cuore”. Così da poter ragionevolmente sottolineare come l’uso di scordare sia legato a una “memoria affettiva”, allorché quello di dimenticare a una memoria più razionale, fatta di informazioni/dati. Mi piace citare il mio caro amico Collega e valente Poeta partenopeo Bruno Di Pietro che una volta ad una presentazione mi disse “il Napoletano dimentica, ma non scorda!”.
Ma il verbo “scordare” significa anche far perdere l’accordatura a uno strumento musicale. E quindi “ricordare suoni” è riportare le sonorità dei vari strumenti all’emozione della melodia.
Quindi con il Coro Symphonia, il Laboratorio Vocale Energie Sonore, Gaia Matteini e Sebastina Maccarini ci esibiremo tutti insieme presso la sede della DIMA alla Casa del Sommo Poeta per riportare alla profondità delle cuore i suoni della storia, in un’altalena di brani musicali e di miei testi, sia in prosa che di poesia. Non mancate!