Più che un libro una mostra di racconti allestita come una galleria di quadri che hanno tutti uno stesso comune denominatore: le donne. Donne ritratte in epoche storiche diverse, donne di diverse fasce d’età e in ruoli distinti: dall’eretica del Quattrocento alla bambina orfana ai tempi della spagnola, dall’anziana iettatrice alla mamma che racconta favole ai figli, dalla professionista matura all’ adolescente irrequieta, dalla malata che scommette sulla vita alla giovane selvaggia che non abdica alla sua natura.Tutte figure intense che stupiscono per la magia dell’istante e svelano la donna come “ala infinita di fantasia e ingegno, gioco di fascino, desiderio e sogno”, come “misterioso seme” che dà la vita e indovina la vita. Un libro evocativo, da leggere aprendolo a caso in una qualsiasi delle sue pagine. Non un romanzo da tenere sempre in mano e sempre in mente, ma una promenade occasionale, senza regole di percorso, tra frammenti di vita messi in cornice. Una collezione di fermo immagine che, densi di dettagli e sfumature, ci fanno arrestare e si fanno rileggere, un po’ come una poesia o una musica, che più la ascolti e più la apprezzi.