V’è della sciccheria – Omaggio a Puccini

“V’è della sciccheria” a Il Podere degli Olmi 

In occasione della riapertura della settecentesca Leopoldina a Il Podere degli Olmi (Foiano della CHiana -AR),   proprio nella sala centrale con volte a crociera in mattoni a vista davanti a un magnifico focolare, l’ultimo sabato del Carnevale 2024 in pieno clima da favola prenderà vita la prima assoluta del reading “V’è della sciccheria”, atto unico scritto da Cinzia Della Ciana in omaggio a Giacomo Puccini, di cui ricorre nel 2024 il centenario dalla morte.

La pièce, sonorizzata da Roberta Vacca, mette in scena il Maestro a confronto con i suoi ultimi due personaggi femminili, Liù e Turandot, e cerca, pur nella leggerezza della caratterizzazione del Maestro e delle sue eroine , di dare una interpretazione di un finale mancato, o impossibile. Un dialogo divertente a tre in cui la lettura ironica non scade mai in superficialità e diventa la chiave per sciogliere il quarto enigma:  lo sregolato farfallone toscano, a cui le “donne garban tutte”,  il genio che riesce a mettere in musica le arie più sublimi, non riesce a completare la Turandot perché non riesce a superare l’impasse del proprio istinto narcisista, e quindi a consegnarsi a una donna “moderna” e a cederle lo scettro in scena.

Così nella pièce si assiste a un Puccini divertente e contraddittorio che in accento toscano gioca con il suo amore indistinto per le donne, per la “sciccheria” che per lui esse rappresentano, e che in modo altalenante ora si nasconde dietro a Liù – che lo ha salvato dal dover scegliere un finale – ora resta disorientato e affascinato dalla forza di una granitica e al tempo stesso sensuale Turandot

Ma la teatralità non si ferma qui. Perché alla dinamica del Maestro con le donne, si affianca poi quella tra le due donne, le quali si contendono il finale. Scelta, questa di Della Ciana, che vuole rafforzare il focus tutto femminile dell’atto unico dove quelle due donne, che pur antiche sono attuali, agiscono con la consapevolezza di essere ala di ingegno e fantasia, un’ala che consente da sempre alle donne di fare la storia, anche se non sempre in prima fila.

Presteranno le proprie voci per il reading scenico l’Autrice, Andrea Matucci e Roberta Vacca.

Ma sarà la serata nella Leopoldina a offrire il vero finale, perché al termine del reading i partecipanti godranno di una cena placée che delizierà i palati in piena sintonia con lo spirito carnascialesco.