Il Pegaso è il simbolo che è stato scelto per esprime la millenaria e inesauribile storia della Regione Toscana. L’immagine del leggendario cavallo alato unisce infatti idealmente il mito antico al Rinascimento, di cui la Toscana e il suo più aulente giglio Firenze sono la culla.
Ed è proprio a Palazzo del Pegaso, oggi sede del Consiglio della Regione Toscana, che il libro “Genio e regolatezza nel Rinascimento” avrà la sua prima presentazione. Siamo in un palazzo storico monumentale che risale al milletrecento, un palagio dunque, da prima della famiglia Medici, poi dei Panciatichi molto legati ai Medici, che ne allinearono il grande portone d’ingresso a quello del Palazzo Medici Riccardi.
Nessun luogo più appropriato per iniziare l’avventura di questa nuova fatica letteraria che porta in scena i Grandi della renovatio: da Lorenzo il Magnifico a Michelangelo, dall’Aretino al Vasari.
Anche il momento è particolarmente appropriato. Siamo infatti nella settimana che vede la celebrazione del cd. “capodanno fiorentino”. Non va scordato che il 25 marzo (giorno in cui la Chiesa celebra l’Annuncio dell’Incarnazione ricevuto da Maria, in corrispondenza del nono mese antecedente la nascita di Gesù) fu assunto da Firenze come inizio del calendario civile. Ma, come si narra in uno dei capitoli del libro in questione, nel 1582 entrò in vigore il calendario gregoriano che fissava l’inizio dell’anno al 1° gennaio. Firenze continuò invece a considerare il 25 marzo come il suo Capodanno e ciò fino a al novembre del 1749, allorché il Granduca Francesco III di Lorena sancì per decreto che anche per Firenze il 1° gennaio segnava l’incipit dell’anno civile.
Se ogni libro è un parto, il battesimo di questo nuovo arrivato rende davvero solenne l’omaggio che l’Autrice vuole rendere alla propria Terra. Insieme a Cinzia Della Ciana, intervengono per i saluti Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio regionale, e Marco Casucci, vicepresidente del Consiglio regionale, Cristiana Vettori, critica letteraria, Andrea Matucci, docente di Letteratura italiana dell’Università di Siena.
Cinzia così si esprime: “Particolarmente onorata di avere il privilegio di vivere questo momento, ringrazio il Consiglio della Regione nella persona del suo Presidente Antonio Mazzeo, nonché il vicepresidente Marco Casucci – che ha curato anche la prefazione al libello – per l’attenzione riservatami e la sensibilità dimostrata”.