Nell’ambito dei festeggiamenti indetti per il “Palio di Velluto”, sabato 22 giugno alle ore 18, l’Ente Palio organizza, prima della cd. Giostra dei tamburi, il racconto teatralizzato dell’ultima fatica di Cinzia Della Ciana dal titolo “Genio e regolatezza nel Rinascimento”. Assisterete a un reading scenico tratta dall’omonimo libro, incentrato sui dialoghi dei Grandi dell’epoca: dal Vasari a Michelangelo, da Lorenzo Il Magnifico all’Aretino e ancora. Interessante notare come il trattatello veda in esergo proprio il monologo di Francesco De Marchi, quell’ingegnere e architetto militare che, dapprima al servizio di Alessandro de’ Medici restò, dopo la sua morte e per oltre quarant’anni, al seguito della di lui moglie Margherita d’Austria in onore della quale il Palio si corre.
Pare davvero significativo che dopo il suo libro “Discendenze impossibili. La Madama e La Loca” l’Autrice toscana resti così attaccata alla figura di Madama Margherita e a questi luoghi che ormai sono diventate una rete di Città Margaritiane, che furono in qualche modo collegate anche con i Medici stante i traffici commerciali della lana. Così Cinzia Della Ciana affida il saluto agli uomini del terzo Millennio proprio a Francesco De Marchi – che ricordiamo fu il primo palombaro della storia, in quanto scese nel Lago di Nemi per le navi di Caligola, e fu anche, oltre che cronista e speleologo, il primo scalatore del Corno sul Gran Sasso – quale individuo avventuroso e animato da una curiosità scientifica tipicamente rinascimentale. Perché per conoscere bisogna immergersi nel profondo e quindi risalire fino al cielo.