Ormai sono 10 e anche quest’anno dopo il battesimo al Salone di Torino e varie tappe in Italia, la scrittrice aretina Cinzia Della Ciana approda con il suo nuovo libro in terra d’Abruzzo, terra con la quale ha intessuto da tempo un forte legame. L’ultima opera “Discendenze impossibili. La Madama e la Loca” (Helicon Edizioni 2023) si muove nel filone teatrale cui l’autrice è approdata a partire da “Tre Passi con Dante” – che contiene al suo interno anche la nota opera “Ego te absolvo” su Celestino V – perché ancora oggi non esiste modo migliore per rappresentare un conflitto che ricorrere alla drammaturgia. Un conflitto, che questa volta è un confronto appassionato tra due donne, la Loca (Giovanna la Pazza) e la Madama (Margherita d’Austria che fu tra l’altro governatrice dell’Aquila e dei territori farnesiani ) per la prima volta intrecciate in un dialogo immaginario. Due donne prese dalla storia, quella storia che fa la storia, ma non racconta le storie. Non racconta per esempio che altro non furono che nonna e nipote e che l’elemento comune (il figlio/padre imperatore delle Americhe Carlo V) fu in vero colui che le separò alzando una congiura del silenzio contro la Loca che ancora prosegue. Temi che parlano al presente perché il rapporto donna/potere è lo snodo della vicenda.
La presentazione non sarà una classica presentazione. Infatti dopo l’apertura del pomeriggio con l’introduzione della Prof. Silvia Mantini, storica aquilana, seguirà un reading scenico dell’originaria opera teatrale per rendere più agevole la fruizione da parte del pubblico mediante una lettura che anima e dinamizza il dialogo fra le due donne (Cinzia Della Ciana e Roberta Vacca), preceduto da un prologo di Domine Iddio (Andrea Matucci) che introduce alla vicenda. Le sonorizzazioni sono curate dalla compositrice aquilana Roberta Vacca