“Senza dubbio non ti guardava. Era rimasto tutto il tempo fermo al primo tavolino sulla strada col sigaro in mano e gli occhiali a specchio che abbagliano. Dietro alle lenti lo sguardo chissà dov’era. Perso dietro al fumo che non accendeva. Ma senza dubbio non ti guardava. Eppure il dubbio lo alimentava se ogni tanto inspirava più forte e mandava indietro la nuca, come ad attirare la tua attenzione senza concedersi. Ma se li avesse messi apposta? Cioè dico se li avesse indossati per avere la regia di quella scena e delle prossime? Magari non ti guardava, ma sapeva dove voleva che tu indirizzassi lo sguardo.
– Ti puoi togliere gli occhiali?
Non ci potevi credere quando li calò leggermente sulla punta del naso. Il narciso si era concesso. Ma non ti aspettavi che fossero banalissimi occhi marroni e anche piccoli per giunta.
– Provali, cambierai visione! “
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